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Per il trattamento degli stati carenziali di Vitamina C
L’acido ascorbico deve essere somministrato con cautela in pazienti affetti da iperossaluria. La vitamina C deve essere usata con cautela da soggetti che soffrono, o abbiano sofferto in passato, di nefrolitiasi (calcolosi renale) e da quelli affetti da Deficit di G6PD (glucosio-6-fosfatodeidrogenasi), emocromatosici, talassemia o anemia sideroblastica.
L’acido ascorbico può alterare, ad alte dosi i risultati dei più comuni test diagnostici, in particolare per la glicosuria, con mezzi non specifici, dando risultati falsamente positivi.
È perciò consigliabile sospendere l’assunzione del prodotto alcuni giorni prima di procedere al dosaggio del glucosio nelle urine. Non usare per trattamenti protratti.